Proposta di Legge di Iniziativa Popolare sui Beni Comuni

La Mag di Verona ha aderito al Comitato Stefano Rodotà per sostenere una Legge di Iniziativa Popolare per l’introduzione dei Beni Comuni come categoria giuridica nel nostro Codice Civile.

Nel nostro Paese siamo sempre più esposti al rischio che i Beni Comuni  siano privatizzati in senso speculativo, e che importanti servizi di utilità generale siano lasciati al mercato e al neoliberismo. Siamo inoltre consapevoli che esistono e possono essere potenziate forme di gestione collettiva di questi beni, che costituiscono un “pubblico non statale”, non lucrativo e non privatistico, che ha la forza di divenire una modalità efficace, e giusta, per garantirne un utilizzo virtuoso, fonte di benessere per tutti e tutte, e la conservazione e la rigenerazione per le generazioni future.

Pratiche che affondano le radici in tanti esempi di gestione comunitaria, come quelli studiati da E. Ostrom (Nobel per l’economia 2009) e come molti che quotidianamente vediamo nel lavoro delle imprese sociali a noi collegate, e che attuano il principio sancito dall’art. 43 della nostra Costituzione:

A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.

 

Una firma per la proposta di legge

Sostenere la Legge di Iniziativa Popolare, basata sul testo della Commissione Rodotà, per quanto migliorabile e aggiornabile, rappresenta il miglior punto di partenza per introdurre nel Codice Civile il concetto rivoluzionario di “bene comune”, riaprendo un necessario dibattito e introducendo importanti strumenti per sostenere tante realtà che in questo ambito esprimono le loro potenzialità.

Per aiutare è possibile partecipare alla raccolta firme per poter presentare l’iniziativa di legge al Parlamento, ENTRO IL 20 AGOSTO: ci si può recare a firmare presso il proprio Comune oppure partecipare ai momenti di raccolta che saranno organizzati (serate e banchetti).

 

Materiali informativi

 

Ulteriori approdondimenti