Cultura, Formazione e Studi

Di seguito potete trovare un elenco dei principali progetti formativi, corsi e attività culturali che la Mag di Verona ha organizzato negli ultimi 10 anni, iniziando da quelli più recenti. Buona lettura!

Autoformazione guidata: 2 Incontri

“L’ATTENZIONE”  nella cura delle relazioni –
condotto dal Dott. Angelo Brusco il 18 maggio 2010
–  ora disponibile dispensa presso la Mag –

“L’ASCOLTO”  nella cura delle relazioni –
condotto dalla Dott.ssa Anna Rosa Buttarelli il 25 maggio 2010
–  ora disponibile dispensa presso la Mag –

Gli incontri, organizzati dalla L.U.E.S. – Libera Università dell’Economia Sociale, sono stati aperti a quanti desiderano confrontarsi con le difficoltà, gli inciampi e la preziosità del saper curare la relazione a partire dalle pratiche dell’attenzione e dell’ascolto.

Clicca qui per la locandina  completa
dei due incontri Autoformazione guidata
Master 2010 in Pedagogia delle Relazioni

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Master 2011 in Pedagogia delle Relazioni

LA CURA DELLE RELAZIONI

nel lavoro di cura delle Vite – dell’Ambiente – del Tessuto Sociale

Il Master, organizzato a partire da gennaio 2010 dalla Mag Società Mutua per l’Autogestione e dalla LUES – Libera Università dell’Economia Sociale, è stato l’occasione per ri-pensare e rielaborare – con apporti autorevoli – vissuti relazionali che costituiscono l’essenza della cura, dentro e fuori gli ambiti domestici, ma anche nell’esercizio delle professioni e delle funzioni private e pubbliche, economiche, educative, culturali, politiche ecc.

Clicca qui per la locandina  completa
del Master 2010 “La cura delle relazioni”

Ora disponibili presso la Mag le dispense di tutte le lezioni del Master:

– La cura delle relazioni in Don L. Milani –
– Amicizia, attenzione all’altro e alla realtà in Simone Weil” – Un punto di estraneità nelle relazioni –
– La cura delle relazioni con riferimento al pensiero di Edith Stein –
– La cura delle Relazioni nelle pratiche di Nature Onlus –
– Pratiche di educazione al dialogo –
– La cura delle Relazioni in riferimento alle Pratiche di Vicinato –

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Due percorsi formativi

INTRAPRESE SOCIALI IN CRESCITA

Percorso 1: Economia da riciclo e riuso di beni: nuovi mercati possibili ancorati alla
sostenibilità ambientale.

–  ora disponibile quaderno delle lezioni rielaborate presso la Mag –

Percorso 2: L’arte e la cultura dei contesti: tra interventi pubblici/accademici,
business tradizionale e nuove pratiche di economia civile

–  ora disponibile quaderno delle lezioni rielaborate presso la Mag –

L’obiettivo dei due percorsi formativi, che hanno avuto luogo da settembre a dicembre 2009 presso la Mag di Verona, è stato  di potenziare la propensione all’autoimpresa di soci e socie di nuova generazione generalmente altamente scolarizzati e che il mercato tradizionale marginalizza o ignora

Clicca qui per la brochure del Percorso 1
Clicca qui per la brochure del Percorso 2

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Corso FSE
NUOVI ORIZZONTI IMPRENDITIVI
PER IL TERZO SETTORE VERONESE E VENETO

Il programma Mag di formazione denominato Nuovi orizzonti imprenditivi del terzo settore veronese e veneto, approvato e finanziato dalla Regione Veneto nel 2009,  si è proposto di centrare l’obiettivo dello sviluppo sostenibile partecipato con le comunità locali veronesi e venete irrobustendo l’autoimprenditività e la creazione di nuova occupazione, attraverso la preparazione di nuove figure professionali e riqualificandone altre già negli organici delle imprese non profit per un complessivo miglioramento della qualità del lavoro.

Il progetto è stato mirato ad integrare innovazioni tecnologiche e telematiche nello sviluppo di singole attività e nell’ambito dell’erogazione dei servizi, al fine di migliorare la qualità, la competitività, la tempestività e favorendo la condivisione delle conoscenze per la moltitudine dei soggetti coinvolti.

Clicca qui per il dossier completo
del programma Nuovi orizzonti imprenditivi
per il Terzo Settore Veronese e Veneto

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Percorsi formativi
INTRAPRENDI  CON NOI!

I percorsi di Autoimpresa nella prospettiva dell’Economia Sociale e Civile Intraprendi con noi, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, hanno avuto come obiettivo accrescere le motivazioni, le competenze e le capacità ad intraprendere un’attività di lavoro autogestito nella prospettiva dell’economia sociale, a partire da un desiderio, una necessità, da un’idea  di autoimprenditività.

Clicca qui per il programma
dei percorsi formativi
Intraprendi con noi!

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Progetto Equal – Azione 3
RESIS – Reti di supporto dell’imprenditività sociale

Il progetto RESIS – Reti di supporto dell’imprenditività sociale,  costituito da una cordata di 13 soggetti del Terzo Settore del territorio nazionale con capofila la Mag – Società Mutua per l’Autogestione, si è posto come principale finalità quella di essere anticipatore ed interprete dei fabbisogni inespressi delle fasce deboli della popolazione, volendo proporre soluzioni ai problemi di integrazione socio-lavorativa riferiti ai contesti geografici, locali e nazionali.

La volontà comune dei soggetti che hanno costituito la cordata è stata sin da subito quella di impegnarsi in un progetto innovativo per la creazione di una rete tra soggetti diversi, nell’ottica di supportare le imprese sociali e di sperimentare forme di autoimpiego per soggetti marginali del mercato del lavoro.

E’ nota a tutti la problematica dell’inserimento occupazionale di tali soggetti, talvolta provvisti di alti livelli di istruzione, che sempre più numerosi esternano il loro desiderio di fare impresa e di intraprendere un percorso che li renda imprenditori di sé stessi.
La cordata ha inteso mettere a confronto e rafforzare le esperienze più significative maturate nelle varie regioni, in relazione all’attivazione di strutture di supporto, intese anche come incubatori e centri servizi a sostegno delle imprese sociali.

Le partnership di sviluppo, ovvero le PS, hanno maturato una consapevolezza della straordinaria importanza di fare rete, ovvero di creare  attorno alle nuove imprese, sul territorio dove queste operano, un diffuso clima e una cultura del sostegno e del supporto che veda coinvolti i diversi attori sociali: comuni, istituzioni locali, aziende sanitarie, imprese del Terzo Settore.

Clicca qui per la brochure completa
del progetto Equal Azione 3 – RESIS

Ora disponibili presso la Mag i quaderni:

-Strutture di supporto e pratiche d’accesso al credito e alle risorse –
– Risorse e potenzialità dei soggetti svantaggiati nei processi di autoimpiego e nell’impresa sociale –
– Reti locali ed istituzionali di supporto all’Economia Sociale –
– La formazione all’autoimpresa nella prospettiva dell’economia sociale: cassetta degli attrezzi e processi-

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SEMINARIO
STRUTTURE DI SUPPORTO

ALLO SVILUPPO DELL’IMPRESA SOCIALE

E ALL’AUTOIMPIEGO

All’interno del progetto dell’Azione 3 di Equal Re.S.I.S. – Reti di Supporto dell’Imprenditività Sociale, Si è tenuto nel gennaio 2007 il seminario su Strutture di Supporto allo sviluppo dell’Impresa Sociale e all’autoimpiego.
Il seminario ha avuto come oggetto le seguenti tematiche:
punti di forza e di debolezza delle imprese sociali;
– strumenti aziendali coerenti con i bisogni dei beneficiari (svantaggiati, disabili, emarginati ecc.);
– contraddizioni patite e superate;

qualità dei servizi e dell’accompagnamento (Mentoring – Coaching – altre pratiche, ecc.);
servizi di accesso al credito e alle risorse del territorio (microcredito e simili ecc);
contesti favorevoli e difficoltà;
mezzi di sostentamento delle strutture di supporto medesime.

–  ora disponibile quaderno presso la Mag –

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Corso FSE
Co-progettazione ed integrazione nei servizi di cura
tra pubblico e privato sociale

Il progetto di formazione strutturale Co-progettazione ed integrazione nei servizi di cura tra pubblico e privato sociale, svoltosi nel 2007 e finanziato dalla Regione Veneto, è stato compartecipato da 14 Imprese Sociali di cura (cooperative, associazioni), da 2 ULSS (20 e 22) e da referenti di 7 Comuni della Provincia di Verona.

Gli obiettivi professionali del percorso si sono fondati sui cambiamenti del Terzo Settore avvenuti negli ultimi anni; sulle modificazioni radicali del concetto e delle pratiche del welfare-state – anche a seguito delle sperimentazioni Equal – e sulla legislazione amministrativa e sociale innovativa approvata negli ultimi anni che richiede nell’Amministrazione Pubblica una nuova mentalità.

Il Terzo Settore ha investito nel ventennio trascorso in pratiche auto-organizzate di servizi di cura realizzando comunità di recupero, servizi domiciliari, centri diurni per bambini e bambine con disagi, centri aperti per handicap ecc.
La varie attività e servizi approntati sono stati perlopiù caratterizzati da interventi propri  di singole Cooperative – Associazioni ed Onlus le quali hanno promosso autonomamente relazioni di partenariato con singole ULSS e/o Comuni o altre Istituzioni locali. È prevalso perciò – tra le realtà del Terzo Settore – la cultura del sentirsi  incardinati – nell’agire il servizio di cura, ai bisogni e alle attività delle singole imprese di appartenenza.

La  rete tra imprese del Terzo Settore si è per lo più limitata a scambi di informazioni, iniziative politico-culturali,  produzione di saggi e di testi giuridici. Debole, anche se non assente, è stata la relazione legata alla comune progettualità e alla comune realizzabilità di servizi di cura.
Ma oggi ci troviamo di fronte ad una nuova maturità. Altre necessità si avvertono – come stringenti – nello svolgimento delle attività di servizio sociale. La propensione si sta decisamente orientando alla cooperazione effettiva tra Imprese Sociali; obiettivo è la creazione di figure professionali capaci di progettazione integrata con gli enti istituzionali  per realizzare degli interventi in chiave multi-disciplinari dove quadri normativi, saperi e capacità si intrecciano con analisi e conoscenze dei processi culturali, economico-sociali e con capacità di contrattazione concertata.

Ciò presuppone l’acquisizione di nuove e precise capacità e competenze in cui il patrimonio della fondazione e l’origine qualitativa delle singole Imprese Sociali non siano negate od oscurate ma re-investite e messe a disposizione dei nuovi processi imprenditivi e reticolari del territorio.

Clicca qui per la locandina del progetto
Co-progettazione ed integrazione nei servizi di cura
tra pubblico e privato sociale

ora disponibili due testi presso la Mag:

– Pratiche di Co-progettazione e di Sussidiarietà
tra Terzo Settore ed Istituzioni Pubbliche nei servizi di cura e nell’ambiente –
– Linee Guida sulla Co-Progettazione e sulla Sussidiarietà –

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Progetto Equal EC.CO.MI.
EConomia di COndivisione e MIcrocredito

Il progetto europeo Equal Ec.co.mi. – Economia di Condivisione e Microcredito, svoltosi dal 2005 al 2007, è nato dalla consapevolezza che nell’area del Nord-Est italiano, esiste una situazione difficile che mostra la presenza di sacche di nuove povertà accanto ad aree di benessere e ricchezza; e questo proprio nel cuore di una zona tradizionalmente ricca e produttiva, in un contesto economico-sociale che sembrava poter dare sicurezze ai suoi abitanti.

Ne sono espressione: i soggetti monoreddito; gli anziani, specie se soli e con pensioni inadeguate; le famiglie che devono accudire persone vecchie o disabili; i giovani ad alto livello di scolarizzazione che non riescono ad uscire dalle forme del lavoro precario; gli immigrati con problemi di occupazione e di abitazione; gli indigenti senza casa, che provengono non solo da situazioni di grave disagio psichico o sociale, ma che, sempre più spesso, sono donne e uomini che hanno perduto l’occupazione.

Questo determina una profonda forma di sofferenza in chi ne é coinvolto, tanto che spesso si tratta di disperazione muta. Tutto il tessuto sociale ne é intaccato, sia perché vanno perdute risorse – innanzitutto umane – sia perché va sfilacciandosi la consapevolezza di essere comunità – e con essa i tradizionali valori della solidarietà sociale.
Questa situazione sembra dipendere in larga misura dai processi di sviluppo economico che hanno caratterizzato l’area del nord-est, negli ultimi anni, determinando profonde trasformazioni economiche, sociali, culturali portando con sé nuovi e crescenti problemi: la precarizzazione del lavoro, i fenomeni di delocalizzazione delle strutture industriali, i fenomeni di forte concorrenza di prodotti esteri a minor costo. Contemporaneamente i processi della globalizzazione spingono quote crescenti di lavoratrici e lavoratori stranieri a cercare nei paesi cosiddetti ricchi un’occupazione che produca un reddito e permetta una qualità della vita che i paesi d’origine non consentono.

Il partenariato del Progetto Ec.Co.Mi. ha condiviso, con la Rete di Collaboratori, specifiche “azioni” per cercare di attraversare le nuove problematiche del territorio intravedendo soluzioni possibili in un nuovo orizzonte di senso. Si tratta di partire da quello che nel contesto locale c’è: di storia, di cultura e di saperi, piuttosto che attardarsi a rincorrere ciò che manca, ritrovando fiduciosamente il filo di relazioni sopite ma forse non spezzate.

La MAG Società Mutua per l’Autogestione, il COMUNE di VERONA, il COMUNE di VENEZIA, la MAG di VENEZIA, assieme alla Rete di realtà Associative coinvolte nel progetto, hanno attivato  nei rispettivi territori – anche in collaborazione con banche locali – servizi di microcredito alle nuove povertà.
La Fondazione CUOA e l’UNIVERSITA’ di PADOVA hanno sperimentato, nei territori di Belluno e del Polesine, un modello di misurazione del capitale sociale, con l’apporto dello stesso COMUNE di BELLUNO e del CONSVIPO (Consorzio per lo Sviluppo del Polesine).
VERONA INNOVAZIONE – CCIAA di Verona, MAG di VERONA e SVILUPPO ITALIA VENETO s.r.l. hanno collaborato per lo sviluppo di Strutture di Supporto all’Impresa Sociale e alle forme di autoimpiego avviando stage, anche all’estero, per i giovani disoccupati – donne e uomini – interessati al Terzo Settore come prospettiva occupazionale e di vita.

Il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), con l’apporto della Fondazione CUOA, ha sperimentato strumenti di programmazione, gestione, controllo, comunicazione e rendicontazione delle attività delle imprese sociali, anche al fine di potenziare e consolidare l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati nelle aree di Belluno, Rovigo, Padova e Vicenza. E’ prevista l’attivazione di Fondazioni di Comunità.
MAG di VERONA, inoltre, con MAG VENEZIA implementerà la Libera Università dell’Economia Sociale nata da Equal Macramè in rete con altre Libere Università e Centro Studi Europei, a partire dalla Libera Università dell’Incontro di Milano e dalla fondamentale relazione con la comunità filosofica Diotima presso l’Università di Verona che tematizza la differenza femminile e maschile nell’agire sociale, politico e lavorativo.

Ec.Co.Mi. ha incrociato anche dei partners transnazionali di Austria, Germania, Slovenia e Spagna impegnati in progetti Equal a sostegno dell’Economia Sociale.
Al percorso transazionale si è collegata una partnership di Sviluppo della Sardegna (Dialogos).

Disponibili presso la Mag i testi:

– Un piatto di riso –
– Microcredito – piccoli prestiti dal significato grande –
– Creazioni Sociali, Lavorative e Imprenditive non disgiunte –
– Il lavoro all’interno di un confronto tra generazioni 1 e 2 –
– L’arte del raccontare –

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Seminario “La vita alla Radice dell’Economia”

Il Seminario La vita alla radice dell’Economia, svoltosi nell’ambito del progetto Equal Ec.co.mi. – Economia di condivisione e Microcredito, si è tenuto a Verona nei giorni 11 e 12 Maggio 2007, ed è stato organizzato con la collaborazione della Libera  Università dell’Economia Sociale, della Rete delle Città Vicine, della Libera Università dell’Incontro e della Libera Università del Bene Comune.

Clicca qui per la locandina
del seminario “La vita alla radice dell’economia”

disponibile presso la Mag il testo “La vita alla radice dell’Economia”

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Percorsi di Autoimpresa

nella prospettiva dell’Economia Sociale

I Percorsi di Autoimpresa nella prospettiva dell’Economia Sociale, iniziati a partire da gennaio 2007, sono stati volti ad aiutare a dare forma  al bisogno di  un lavoro a propria misura, coerente con le proprie necessità e con l’impiego dei propri talenti e risorse.
Il tutto in un contesto che chiede di ri-pensare l’economia, il senso di ricchezza e povertà sia nella nostra Regione che nel nostro  pianeta.

Nei percorsi si è imparato a dare valore sociale e cooperativo alle relazioni di comunità che ogni persona possiede in modo singolare. Esse possono costituire terreno fertile di nuove intuizioni. Nasce così  l’auto-impresa nella prospettiva dell’economia sociale.
Ai percorso di gruppo hanno partecipato 10 persone, donne ed uomini intenzionati ad avviare un’impresa sociale.

Il percorso è stato accompagnato in modo cooperativo e sinergico da consulenti ed esperti di quattro strutture di supporto del Veneto: Mag Verona, Mag Venezia, Verona Innovazione,  Azienda speciale della Camera di Commercio di Verona e Sviluppo Italia Veneto.

Clicca qui per il programma
dei percorsi formativi
L’autoimpresa nella prospettiva dell’Economia Sociale

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Progetto Equal MACRAME’

Il progetto Macramè, svoltosi dal 2001 al 2005,  è stato finanzaito dall’Unione Europea, dal Ministero del Lavoro e della Regione Veneto, nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Equal a sostegno di nuove forme del lavoro e della socialità. Macramè ha avuto lo scopo di rafforzare il processo di crescita dell’economia sociale nella realtà veronese, favorendone l’espansione e lo sviluppo attraverso l’intreccio con le azioni degli altri soggetti della comunità locale e collocandosi in una dimensione europea.

Macramè è stato ideato dalla Mag Società Mutua per l’Autogestione in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Verona – Comunità Filosofica di Diotima. Ad esso hanno compartecipato altri 16 partners locali (Comuni di Caprino V.se, Legnago, S. Ambrogio, S. Martino B.A., Villafranca, Verona. Provincia di Verona, Comunità del Baldo, USSL 22, Rete Civica Veronese, Rete Lilliput, Camera di Commercio – Verona Innovazione, Ass. Finanza Etica, Banca di Credito Cooperativo di Marano di Valpolicella, Vecomp, Coop Mag Servizi) nonchè tre partners europei, operanti in Austria, Inghilterra e Svezia.

Macramè è stata una sfida per realizzare una buona economia, tenendo al centro l’elemento umano, i rapporti di scambio diretti, il protagonismo di donne e uomini che, nelle realtà anche “piccole” in cui operano, sanno dare corpo ad una “grande” economia quanto a significati e capacità di cambiamento della realtà.

Macramè è stata una rete di soggetti diversi, capaci però di lavorare insieme, valorizzando le diverse risorse, anche dei soggetti svantaggiati. Macramè ha realizzato così una trama di rapporti che, collegando mondi apparentemente lontani, creano non solo economia ma anche socialità e cultura e producono stili di vita capaci di trasformare la realtà locale veronese.

Macramè è stato radicato in una cultura del lavoro e del vivere di origine femminile, desiderabile per donne e uomini. Il lavoro associato e cooperativo è capace di garantire benessere interiore e relazionale e di orientare in un senso umano la realtà economica, sociale e politica circostante. Ha offerto a donne e uomini risposte al desiderio di svolgere un lavoro coerente con le proprie scelte di vita.

Macramè è significato vivere la città come un luogo in cui tessere una fitta rete di relazioni e di scambi. Un luogo da abitare e amare con impegno, e con la consapevolezza che i cambiamenti più significativi e duraturi sono quelli che prendono avvio nei livelli più profondi delle coscienze. La città e il suo territorio dunque, come campo di azione di uomini e donne delle imprese sociali (ma anche degli enti pubblici, del mondo economico anche profit e delle associazioni), capaci di realizzare un più alto livello di civiltà attraverso scelte economiche e lavorative e di diffondere tali significati attraverso la narrazione di protagonisti e protagoniste.
Macramè ha significato:
– Rafforzare la capacità imprenditiva, progettuale, innovativa delle imprese sociali e le reti fra imprese ed altri soggetti: sostenere l’avvio di nuove esperienze imprenditive; sviluppare nuovi rami di impresa delle realtà già avviate; migliorare il rapporto col mercato anche disegnando altri mercati.

– Migliorare le competenze professionali ed organizzative di addetti e addette alle imprese sociali contribuendo a sviluppare una cultura imprenditiva orientata socialmente: fornire opportunità di aggiornamento degli approcci e delle metodologie imprenditive idonee all’impresa no-profit; favorire i processi attualmente in atto di invenzione di nuovi strumenti gestionali, resi possibili da una creatività diffusa – nel settore, dal protagonismo degli addetti e addette alle imprese, dalla circolazione di saperi pratici originali.

Aumentare tra chi lavora nel settore il livello di consapevolezza di sé e del significato simbolico del proprio operare: mettere in luce gli aspetti immateriali del lavoro dell’economia sociale: motivazioni personali, consapevolezza di sè e delle differenze soggettive, a partire dalla differenza femminile e maschile, coscienza del proprio rapporto con gli altri e le altre, dei propri linguaggi e delle modalità del proprio operare. Ed infine consapevolezza che il lavoro nell’economia sociale contribuisce a realizzare un cambiamento sociale e culturale per un mondo più libero, giusto ed equilibrato (pensiamo ad esempio, ma non solo, al lavoro di cura, al consumo critico o alle esperienze di agricoltura biologica).

disponibili presso la Mag i testi:

– LA COOPERAZIONE – Caratteristiche ed adempimenti amministrativi –
– ENTI NO PROFIT – Norme giuridiche e fiscali ed adempimenti amministrativi –
– Glossario dell’Economia Sociale –
– PAGINE ARCOBALENO – Guida pratica al consumo critico e agli stili di vita sostenibili –
– Rete Civica tra Associazioni del Territorio –
– Lo sviluppo dell’impresa sociale: PROGETTAZIONE DI NUOVI RAMI DI IMPRESA –
– Lo sviluppo dell’impresa sociale: CAPACITA’ DI REPERIMENTO FONDI –
– Lo sviluppo dell’impresa sociale: ASSISTENZA ALLA FORMULAZIONE
DI BUSINESS PLAN PARTECIPATI –
– BISOGNI E QUALITA’ NEL LAVORO DI CURA –

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