Dio e i poveri, senza alibi

L’ufficio studi MAG vi propone la lettura dell’articolo di Luigino Bruni apparso su Avvenire il 3 luglio scorso, dal titolo “Dio e i poveri, senza alibi”.
Parla qui delle idolatrie che portano a distogliere lo sguardo dai poveri:
“La prima strategia messa in atto dai potenti per ignorare le ragioni del povero è stata, e continua a essere, pensare e dire che è colpevole, attribuirgli la colpa della sua povertà. Isaia condanna il popolo e le sue élite, ma non condanna i poveri. In una cultura dove il povero era considerato anche colpevole, i profeti (insieme a Giobbe) dicono esattamente l’opposto: il dolore dei poveri è la conseguenza delle colpe dei capi, dell’idolatria e della falsa religione dei re e dei sacerdoti. I poveri sono vittime dell’ingiustizia di un popolo infedele, non sono colpevoli.”
Trovate l’intero articolo qui.
Buona lettura!