Master 2016:”Le relazioni che orientano un’economia di giustizia e di felicità”

Master 2016:”Le relazioni che orientano un’economia di giustizia e di felicità”

Si svolgerà dal 5 aprile al 3 maggio 2016

la 6a Edizione del

MASTER breve in PEDAGOGIA delle RELAZIONI

della L.U.E.S.S. (Libera Università dell’Economia Sociale e degli Scambi)

dal titolo

“LE RELAZIONI CHE ORIENTANO
UN’ECONOMIA DI GIUSTIZIA E DI FELICITA’

Argomento degli Incontri

1° Incontro – 5 aprile

“Il lavoro tra materialità e spiritualità nel pensiero della filosofa Simone Weil: un orientamento per l’oggi?”

conduce Elisabetta Zamarchi
Docente di Filosofia applicata e di Counseling Filosofico

2° Incontro – 12 aprile
“L’Economia del Dono precede e oltrepassa contratti e mercati”. “Il linguaggio, dono per eccellenza”.

conduce Genevieve Vaughan
Ricercatrice americana;attivista per la pace femminista

3° Incontro – 19 aprile
Aggiornamento sul divenire della Coalizione Sociale e sulla relazione con un sindacato ,la Fiom, che non disgiunge vita e lavoro.”

conduce Maurizio Landini

Sindacalista

“Le relazioni e la socialità muovono altra economia di territorio e di comunità? La possiamo chiamare economia dei beni comuni? Quali?

Conduce Roberto Covolo

Sociologo di formazione, coordinatore  del progetto di rigenerazione del Centro Culturale Exfadda

4° Incontro – 26 aprile
Prodotto interno lordo e felicità. Quali leve micro e macro dobbiamo attivare per promuovere crescita economica e benessere delle persone?”

conduce Luca Zarri

Economista e professore associato di Politica Economica presso l’Università di Verona

5° Incontro – 3 maggio
“Per 5 giusti ( o giuste) non verrà distrutta la Città (Genesi.18,24).” “Dalla  Cristologia della sofferenza alla Teologia della felicità”.

conduce Lucia Vantini

Insegnante di Filosofia della conoscenza; Teologia Fondamentale e Antropologia filosofica

Le lezioni si terranno presso la CASA Comune Mag in Via Cristofoli 31/A, Verona (Stadio) da martedì 05/04/16 a martedì 26/04/16 dalle ore 15.30 alle ore 18.30. Martedì 03/05 avrà come orario 16.30-19.00.

SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO E LA SCHEDA DI ISCRIZIONE

In questo ultimo decennio diversi osservatòri descrivono un effettivo grande aumento delle disuguaglianze, sia in Italia che in Europa, disuguaglianze che peraltro conosciamo perché sono prossime a molte e molti di noi.

La ricchezza finanziaria e patrimoniale si è infatti via via concentrata nelle mani di pochi soggetti e sempre meno stanno funzionando i sistemi re-distributivi e solidali che nel ‘900 erano nelle mani degli stati nazionali su istanza di soggetti politici, sindacali e di movimenti sociali.

Parti rilevanti delle società odierne si trovano  conseguentemente in situazione di povertà, precarietà e a rischio di esclusione sociale. Il malessere attraversa tuttavia i diversi strati sociali essendo molto consistente il fenomeno della disoccupazione giovanile, specialmente quella altamente scolarizzata.

Questo scenario -lo sappiamo- è frutto del modello di sviluppo liberista che ha trovato nella globalizzazione economico-finanziaria la “piazza grande” dell’espansione de-regolata, neanche minimamente calmierata dalle istituzioni sovranazionali.

Globalizzazione criticata ed avversata da più parti ma senza che si siano generate, finora, azioni collettive incisive per auspicati cambiamenti significativi di ordine generale. C’entra il modello patriarcale, agonizzante ma resistente, con questa deriva planetaria?

La filosofa politica francese Simone Weil, agli inizi del ‘900, diceva: “La vita moderna è in balia della dismisura. La dismisura invade tutto, azione e pensiero- vita pubblica e vita privata”.

La dismisura -diciamo noi- alimenta l’impotenza e fa sprofondare non poche persone nella passività, fatti salvi i sussulti di rabbia ed aggressività.

Ma c’è altro. C’è un “mondo”, che conosciamo perché lungamente frequentato, che  non solo non soccombe, ma che ri-crea e rilancia di continuo nuove forme del vivere, del produrre, dell’abitare le città ed i territori, del prendersi cura dei beni e delle persone con più difficoltà, ecc.. Ne è espressione la miriade di “microcosmi” diffusi e -consapevolmente- sempre più in relazione.

E’ un mondo -perlopiù invisibile ai riflettori tradizionali- che all’agire fattivo e materiale del quotidiano unisce spesso una ricerca spirituale, oltre alla passione a mettere in parola le trasformazioni in atto, mostrando vite essenziali, felici e ricche di sapienza.

Questo mondo altro, lontano da ogni forma di potere, ha oggi criteri, competenze, energie e mediazioni per guidare una nuova e differente prosperità per tutti e tutte.  Crediamoci davvero!