Le elementari scorie del merito

L’Ufficio Studi Mag vi propone la lettura dell’articolo di Luigino Bruni apparso domenica su Avvenire, con cui l’autore propone una riflessione sul merito.
Egli riflette sull’esigenza umana di credere che vi sia una logica, una connessione tra il proprio (e altrui) merito ed i risultati ottenuti. Questa esigenza si scontra però con l’evidenza di numerose situazioni di ingiustizia, alla quale gli uomini hanno risposto in modi diversi nelle varie epoche. Dapprima hanno predominato le spiegazioni teologiche e poi, con il capitalismo, sono fiorite le spiegazioni del successo economico come segnale di elezione e di salvezza, come quella di Max Weber.
“Ma il tarlo di questo e di tutti i sistemi religiosi retributivi compare chiaramente quando lasciamo il paradiso e scendiamo verso i gironi del purgatorio e dell’inferno.
Il merito ha un bisogno necessario del demerito.[..]
Qohelet ci dice allora qualcosa di molto importante: leggere la nostra vita e quella degli altri come una contabilità meriti/premi, demeriti/punizioni, è una soluzione vana e ingannatrice alla domanda di giustizia sotto il sole, perché il meccanismo del merito non può rispondere alle domande più profonde sulla giustizia, neanche su quella economica.”
Potete leggere l’intero articolo qui.
Buona lettura!