La fede non è un mercato

La fede non è un mercato

L’ufficio studi MAG vi propone la lettura dell’articolo di Luigino Bruni apparso su Avvenire “La Fede non è un mercato”.

“L’universo religioso, attivando l’energia più potente dell’animo umano, è il luogo dove si incontrano i sentimenti e le azioni più alte e nobili. Ma in quello stesso luogo si annidano anche grandi pericoli, quando le cellule sane delle fede impazziscono, avvelenano il cuore, ci istupidiscono.

[…] La religione è soprattutto un “curare Dio per non farlo diventare un idolo“, una custodia delle nostre parole, una cura dei luoghi, un accudimento del cuore. E quando questa cura manca, le religioni si trasformano progressivamente in culto idolatrico o, semplicemente, in stupidità, come ama dire Qohelet.

Per Qohelet prendersi cura della vita religiosa significa prima di tutto silenzio, ascolto, economia di parole. Di fronte alla “macchina” religiosa che portava a “riempire” il tempio di parole e di sacrifici, Qohelet propone di “svuotare“, di sgombrare, liberare lo spazio interno ed esterno.”

Potete leggere l’intero articolo qui.

Buona lettura!