La miniera della sapienza

La miniera della sapienza

L’Ufficio Studi Mag vi propone la lettura dell’editoriale settimanale di Luigino Bruni, apparso su Avvenire il 24 maggio scorso, dal titolo “La miniera della sapienza”. Si continua a parlare di ideologie e potere, attraverso la figura di Giobbe, che “non si limita […] a criticare i potenti, i sacerdoti e i re, ma come e più dei grandi profeti della Bibbia vuole smontare l’idea di Dio che sostiene artificialmente l’intero edificio del potere”.

“La storia delle religioni e dei popoli è il dispiegarsi di una vera e propria lotta tra chi imprigiona Dio dentro le ideologie e chi cerca di liberarlo. I profeti appartengono alla categoria dei liberatori di Dio, che svolgono la funzione essenziale di critica di tutti i poteri che in ogni epoca subiscono il fascino invincibile di usare le religioni e le ideologie per rafforzare le proprie posizioni di dominio.

[…]  Quando in una comunità religiosa Giobbe è eclissato o ammutolito, proliferano le risposte in nome di Dio e spariscono le domande a Dio. E quando smettiamo di fare domande nuove e difficili a Dio, gli impediamo di parlare alla nostra storia e di crescere in essa, lo imbrigliamo all’interno di categorie astratte che non capiscono più le parole e le grida delle vittime. I profeti sono indispensabili perché chiamano l’uomo a morire e risorgere per liberarsi dalle idolatrie, e perché costringono Dio a morire e risorgere per essere all’altezza dell’umano vero.”

Potete leggere l’intero editoriale qui.