Il veleno della falsa misericordia

L’Ufficio Studi Mag vi propone la lettura dell’editoriale di Luigino Bruni apparso su Avvenire il 10 maggio scorso, dal titolo “Il veleno della falsa misericordia”. Si prosegue a parlare delle ideologie che rendono ciechi verso le “domande dolorose e feconde dei poveri”.
“Per sperare di incontrare ‘Giobbe e i suoi fratelli’ dovremmo, semplicemente, imparare ad abitare, in silenzioso ascolto, questo inevitabile vuoto. Potrebbe fiorirvi una solidarietà nuova con il nostro tempo; forse, finalmente, la fraternità.
[…] Quando una persona, una comunità, una organizzazione, una corrente di pensiero viene catturata dall’ideologia (che, non dimentichiamolo, è sempre idolatria: si adorano feticci fabbricati dalle proprie ‘mani’), arriva non solo a negare l’evidenza, ma, quasi sempre, a inventare fatti, storie, parole. All’inizio l’inventore di questa realtà virtuale riesce ancora a distinguere i fatti inventati da quelli reali; ma arriva presto il momento in cui sono gli stessi inventori che iniziano a credere nella realtà che hanno creato. L’ideologia ha la sua prima forza in questa capacità di inventare una realtà diversa e poi credere nelle proprie invenzioni. Una forza che la rende inconfutabile e invincibile sul piano del discorso e del dialogo – Giobbe ce lo sta mostrando.
[…] Giobbe è invece l’anti-ideologo, perché tutta la sua fatica è restare ancorato alla verità propria e della terra, senza cadere anche lui dentro l’ideologia che, sistematicamente e tenacemente, i suoi amici gli propongono come via di uscita dal buco nero in cui è precipitato.”
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Buona lettura!