Ideologie che non guardano la realtà

L’Ufficio Studi Mag vi propone la lettura dell’editoriale di Luigino Bruni apparso su Avvenire il 12 aprile, dal titolo “Attenti ai ruffiani di Dio”. Una riflessione, a partire da Giobbe, su quanti, pur di legittimare le proprie ideologie continuano a non aprire gli occhi sulla realtà e a non confrontarsi con essa.
“Giobbe denuncia tutti i moralisti che non guardano il mondo a partire dal mucchio di letame, e diventano aggressivi, come Sofar. È impressionante, se si dà uno sguardo alla storia e al presente, la smisurata schiera di teologi, filosofi, moralisti che hanno usato e usano (la loro idea di) Dio per costruire una piramide al solo scopo di potervisi collocare in cima, accanto o al di sopra di Dio (in quanto suoi architetti e costruttori). È Giobbe allora il vero teologo, colui che chiede a Dio di ‘svegliarsi’ per essere all’altezza della sofferenza del mondo.
[…] La vittima, il povero, hanno una via privilegiata alla sapienza, possono accedere ad una verità più vera. Quando si raggiunge la condizione umana estrema, dove tutti i ponti dietro le spalle sono caduti e davanti non si intravvede più alcuna terra promessa, si può cercare solo la verità per la verità – e spesso la si trova, o, meglio, ci si ritrova immersi in essa. È questa verità, forse soltanto questa verità, che consente a chi la ‘possiede’ (o, meglio, a chi è da essa abitato) di non usarla a proprio vantaggio, di non consumarla”
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Buona lettura!