Quella vocazione che già vive in noi

L’Ufficio Studi Mag vi propone la lettura dell’editoriale di Luigino Bruni su Avvenire del 1 marzo “La libertà dei profeti ci libera”
“[…] quelle persone che quando vengono in contatto con un carisma-ideale non incontrano qualcosa di esterno, perché incontrano se stessi. Questa esperienza è molto comune nei movimenti spirituali, ma la ritroviamo in gradi diversi anche in alcune realtà civili, politiche, culturali. Ci sono, infatti, donne e uomini che poste a contatto con una spiritualità o con un ideale, avvertono immediatamente una profonda consonanza tra la propria realtà interiore più vera e quella che incontrano. Sono persone in cui vive già qualcosa dello stesso carisma che poi li avvincerà, ma ne restano dei “portatori sani” finché non entrano in contatto con la comunità dove quel carisma è all’opera e vive. Quando un giovane inizia a studiare chimica e poi a lavorare in una impresa, studiando e lavorando impara un mestiere che lo fa diventare qualcosa che non era prima di iniziare quegli studi e quel lavoro. Quando, invece, una giovane incontra il carisma di Francesco e sente una vocazione, non diventa francescana, perché lo era già; in altre parole, diventa ciò che già era. Si può imparare e apprendere un mestiere, ma non si può imparare una vocazione: Van Gogh imparò le tecniche pittoriche, ma era già Van Gogh.
È questo il grande mistero dei carismi e di tutte le vocazioni umane (il mondo è pieno di vocazioni).
[…] Una realtà a movente ideale vive bene e fa vivere bene i suoi membri e il mondo quando genera cento, mille Mosè. Quando invece le comunità e i movimenti consentono queste liberazioni soltanto ai loro leader e a tutti gli membri viene assegnato il ruolo del popolo liberato e condotto attraverso il deserto, succede che le vocazioni si spengono, i fiori appassiscono, la forza profetica del carisma si ridimensiona molto, troppo. E la terra di tutti perde luminosità. Sulla terra ci sono poche persone più belle di giovani con una vocazione; ma ci sono pochissime esperienze più tristi di vedere quelle vocazioni sfiorire una volta diventate adulte.”
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Buona lettura!