ECONOMIA SOCIALE A MATRICE MAG

IERI-OGGI-DOMANI
- La Mag di Verona nasce nel 1978 come Soc. di Mutuo Soccorso attingendo allo spirito e alla storia della Mutualità della 2° metà dell’ ‘800 quando – all’imperversare della 1° industrializzazione – le fasce popolari contadine – operaie – artigiane – seppero socializzare problemi, necessità ed invenzioni per dare dignità al vivere e risposte concrete alla materialità della vita ed alle sue difficoltà. (Nascono lì forme previdenziali autorganizzate e casse comuni per l’acquisto di strumenti di lavoro).
- Dalla seconda metà degli anni ’70 del ‘900 questa radice mutualistica riprende slancio e si aggiorna ad iniziativa di gruppi operai sindacalizzati che non vogliono subire la chiusura delle fabbriche e decidono di intraprendere l’autogestione mettendo al centro il lavorare bene ed un protagonismo collettivo.
- Si organizzano gruppi di giovani contadini che occupano terre incolte ed abbandonate per avviare l’agricoltura biologica in forma cooperativa. Si aggregano donne ed uomini che non accettano più di vedere familiari, amici, portatori di ferite pschiche, fisiche, ed ambientali segregati nelle istituzioni, e avviano Servizi Territoriali e Domiciliari autorganizzati dove – per l’appunto – persone sofferenti potevano trovare agio di vivere e validazione delle competenze anche residue .
- La Mag nasce e si sviluppa come luogo di collegamento di queste esperienze di autogestione per favorire la messa in comune dei significati di un agire imprenditivo che non si doveva richiudere in meri obiettivi aziendalistici; era particolarmente avvertita l’esigenza a tener vivo il desiderio e la speranza di un cambiamento grande: ovvero che il lavoro, l’economia, i servizi alle persone in stato di bisogno dovevano umanizzarsi, sburocratizzarsi, assecondare le forze singolari, creative e differenti di donne ed uomini.(C’era il vento del ’68, del Concilio, del Femminismo e di altro ancora che spirava) .
- La Mag fin dall’origine promuove tra gli associati la raccolta di piccolo risparmio ed innesca la domanda sulla consapevolezza dell’uso del denaro portato acriticamente nei circuiti tradizionali del credito i quali non si fidano delle imprese autogestite ed autorganizzate in forma cooperativa, mancano i capitali patrimoniali a garanzia ed i capitali umani non contano…Nasce così la finanza etica che poi trova nelle varie Mag in Italia ed in Banca Etica un forte ed accreditato rilancio finanziando una miriade di attività economiche socialmente responsabili e via via sostenibili da un punto di vista ambientale.
- Il contesto Mag si arricchisce dopo qualche anno con la nascita della Mag Servizi struttura Cooperativa che organizza un Centro di Servizi dedicato all’autoimprenditività con una decina di figure competenti in ambito giuridico, amministrativo tributario, gestionale, del lavoro, ma anche competenti a leggere le necessità, le caratteristiche e le complessità della nuova economia solidale. Centro Servizi che ha accompagnato, fino al presente, la nascita di oltre 900 Imprese Sociali (cooperative mutualistiche, sociali, associazioni di impresa, onlus, fondazioni di comunità). Negli ultimi 15 anni la Mag ha attivato Servizi di Formazione Continua, poi un Ufficio Studi e una Libera Università dell’ Economia Sociale e degli Scambi che tiene Master brevi sulle tematiche che ci stanno particolarmente a cuore della pedagogia delle relazioni e dell’autogestione. Nel 2005 la Mag ha attivato uno sportello di Microcredito alle nuove povertà personali e alle fragilità finanziarie di chi intraprende in prima persona, servizio esteso anche ai non soci.
- La cifra ed il senso dell’origine, nei 36 anni di vita Mag, si è precisata e radicalizzata, ma non alterata. Abbiamo affrontato conflitti e difficoltà ma abbiamo sempre trovato l’energia o il senso per rilanciare attraverso le relazioni: dentro e fuori la Mag.
- E la Mag continua nell’ oggi il lavoro politico di riflessione e coscientizzazione sulle pratiche di Impresa Sociale e sulla rete tra imprese simili. Siamo in un tempo straordinario, di generazione di bene da un lato e di crisi epocale dall’altro per gli effetti negativi, inferti sui più, dal liberismo globalizzato e dalla finanziarizzazione dell’economia. La Mag ha presente la sfida per un’economia sensata e di giustizia che deve essere portata anche al cuore del sistema che finora ha imperato creando tanti beni effimeri e tanto sperpero nel nord del mondo e tanti patimenti nel sud del pianeta. E questo lo possiamo/ lo dobbiamo concepire a partire dal fatto che, nella società locale, nazionale ed europea, sta crescendo sempre più il desiderio delle persone a voltare pagina rispetto al modello individualistico e consumistico e si vanno consolidando stili di vita essenziali, più sani, più condivisi.
- Anche noi siamo parte del consumo critico che cresce, crescono le persone che depositano il denaro là dove viene garantita una finalità socialmente significativa. Cresce la domanda di cohousing, le sperimentazioni di coworking, e soprattutto continua a crescere, anche se con mille difficoltà data la recessione, una progettualità autoimprenditiva – o lavoro indipendente – in campi nuovi: ambientali, culturali, artistici, del benessere collettivo, di nuovo artigianato, della cura dei beni comuni, di aggiornati vecchi mestieri e noi lo vediamo, lo compartecipiamo con i nostri servizi proprio giornalmente alla Mag.
- Un’imprenditività che fonda sul desiderio di esserci con la propria creatività, sull’amore per il mondo a partire dal territorio, sulla cura delle relazioni, sul differire il reddito accettando di imparare dall’esperienza e dagli inciampi. Un’ imprenditività fatta di giovani donne ed uomini laureati, con master e disoccupati; fatta di donne ed uomini espulsi da lavori tradizionali spesso arrabbiati ma non abbattuti.
- Queste diverse realtà connesse, ovvero il quotidiano operare per l’economia sociale e la finanza solidale oggi può costruire Mag Verona, ma anche tante altre realtà del Terzo Settore come Autorità Sociali del Territorio smarcandoci dall’essere crocerossine di un sistema alla deriva. Semmai, – dai nostri luoghi di radicamento – possiamo offrire le nostre sperimentazioni ed invenzioni per orientare l’ordine generale verso direzioni di autogoverno e di governo finalmente dal basso superando le sempre più impotenti rappresentazioni dei sistemi politici dati e rendendo superflui gli ammiccamenti con i poteri piccoli e grandi pronti a rilanciarsi inglobandoci.
- Alla Mag diciamo che ciò che abbiamo lungamente sperimentato in contesti ristretti, ha valenza anche per contesti più grandi senza il bisogno di ri-produrre cose smisurate di cui si perdono spesso esiti, senso e controllo.
- Ci sostiene la fiducia, che si è rinverdita – attraverso la campagna di mattoni solidali – con e tra le nostre associate ed associati, che ci ha permesso di acquistare e ristrutturare a Verona una Casa di 300 mq per le nostre attività, ma anche per decine di associazioni senza tetto del nostro territorio dal costo complessivo di 475.000 euro. Avevamo uno sfratto ed eravamo senza fondi. I mattoni solidali sono arrivati ( siamo al 70% circa) e stanno ancora arrivando per completare la CASA COMUNE MAG, luogo concreto e simbolico dell’Economia Sociale e della Finanza Solidale a Verona e oltre.
Testo a cura di Loredana Aldegheri